Nel 1978 Jean-Marie Straub e Danièle Huillet “incontrano” Cesare Pavese. Il dialogo a distanza dà origine al film Dalla nube alla resistenza, frutto di una visione del mondo in netto contrasto con la logica del capitale. Un cinema anti-spettacolare, teso all’educazione dello spettatore e alla formazione di coscienze critiche che riescano ancora a stupirsi di fronte allo “splendore del vero”. Questo libro traccia le coordinate storiche, filosofiche, etiche ed estetiche di questo incontro. In contrapposizione alla nuova barbarie novecentesca, caratterizzata da una violenza sempre più sfrenata dell’uomo sulla natura, lo sguardo empedocleo di Straub-Huillet incarna l’estrema espressione di quello stupore che rappresenta l’atteggiamento “aurorale” dell’uomo nei confronti del mondo.